QUADERNO DI DANZE E BATTAGLIE DELL’OPERA DEI PUPI
(Piano Version for Palermo PianoCity)
Sabato 28 settembre 2019 ore 12,30
Cortile di Palazzo Abatellis,
Via Alloro 4, 90133 Palermo
INGRESSO LIBERO SINO AD ESAURIMENTO POSTI
Festival Palermo Piano City 2019
(in collaborazione con Galleria regionale della Sicilia)
PROGRAMMA
Opera musicale dove l’immaginario dell’ascoltatore può materializzare ciò che la musica trasmette. Si tratta di una sorta di “musica a programma” dove in 5 tempi si possono gustare momenti topici del Teatro dei Pupi Siciliani come battaglie, galoppi, ma anche zuffe infernali, intrighi di palazzo, tradimenti, amori, fedeltà…
1] Ouverture
2] Arditi e Trame
3] Battaglia
4] Pene d’amore perdute
5] La fabbrica degli incantesimi
Il mio Quaderno di Danze e Battaglie dell’Opera dei Pupi è un omaggio al lavoro degli opranti pupari e alle loro creature, evocate con citazioni sonore, incanti e suggestioni tra le armonie, i ritmi. La Ouverture, come da tradizione, introduce l’azione e i temi delle narrazioni cavalleresche sviluppate nei brani seguenti.
Arditi e Trame è una rappresentazione musicale del “vantamento” dei Paladini di Francia, la tradizionale parata che vede sfilare i cavalieri di Carlo Magno col seguito di principesse e scudieri. Lo squillo del “corno di guerra” annuncia l’assedio dell’esercito avversario e, con esso, l’apprestarsi della seguente Battaglia, scandita inizialmente dal tempo composto in 7/8, chiamato ad evocare il battito del piede – quasi una danza – che gli opranti praticano dietro le quinte per dare ritmo a una singolar tenzone tra paladini, e successivamente da un tempo ternario che chiude il numero guerresco, richiamando lo stesso ritmo del tactus tradizionale delle battaglie campali.
Una serenità distesa tra tensione e abbandono caratterizza il successivo quadro, Pene d’amore perdute, sospeso tra la delicatezza dell’amor cortese e l’asprezza dei paradigmi etici che caratterizzano le relazioni tra i Paladini di Francia. L’ultimo quadro introduce l’ascoltatore dentro La fabbrica degli incantesimi in cui prende vita il “fantastico” del Teatro dei Pupi, tra potenti maghi, maestri d’ogni incanto e sortilegio.
Il mio pianoforte prende parte all’Opera come l’antico pianino a cilindro, cui la tradizione assegna il ruolo di commentatore musicale degli spettacoli del Teatro dei Pupi, quello stesso pianino che io suonavo da bambino durante il mio apprendistato di puparo.