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Questo mio Quaderno di Danze e Battaglie dell’Opera dei Pupi è un omaggio al lavoro degli opranti pupari e alle loro creature, evocate con citazioni sonore, incanti e suggestioni tra le armonie, i ritmi. La Ouverture, come da tradizione, introduce l’azione e i temi delle narrazioni cavalleresche sviluppate nei brani seguenti.
Arditi e Trame è una rappresentazione musicale del “vantamento” dei Paladini di Francia, la tradizionale parata che vede sfilare i cavalieri di Carlo Magno col seguito di principesse e scudieri, finché lo squillo del “corno di guerra” annuncia l’assedio dell’esercito avversario e, con esso, l’apprestarsi della seguente Battaglia, scandita inizialmente dal tempo composto in 7/8, chiamato a evocare il battito del piede – quasi una danza – che gli opranti praticano dietro le quinte per dare ritmo a una singolar tenzone tra paladini, mentre il seguente tempo ternario, che chiude il numero guerresco, è lo stesso del tactus tradizionale delle battaglie campali.
Una serenità distesa tra tensione e abbandono caratterizza il successivo quadro, Pene d’amore perdute, sospeso tra la delicatezza dell’amor cortese e l’asprezza dei paradigmi etici che caratterizzano le relazioni tra i Paladini di Francia.
L’ultimo quadro introduce l’ascoltatore dentro La fabbrica degli incantesimi, in cui prende vita il “fantastico” del Teatro dei Pupi, tra potenti maghi, maestri d’ogni incanto e sortilegio.
Maestri di canto e d’incanto sono anche gli straordinari musicisti dell’Ensemble, ora Paladini ora opranti in questo mio teatro sonoro: Nicola Mogavero che s’alterna tra le agilità del sassofono soprano e le profondità morbide e rugose del sax baritono, Mauro Vivona con l’ottone guerriero del suo corno, Alessio Pianelli e Francesco Biscari ai violoncelli, in un continuo cimento tra aperture solistiche e colore orchestrale.
Il mio pianoforte prende parte all’Opera come l’antico pianino a cilindro, cui la tradizione assegna il ruolo di commentatore musicale degli spettacoli del Teatro dei Pupi, quello stesso pianino che io suonavo da bambino durante il mio apprendistato di puparo.
La Rapsodia Fantastica che chiude il programma, interpretata da Chiara Andrich con le immagini abili e affettuose del suo video, è una composizione liberamente articolata in cui lascio vivere e risuonare il lavoro, i ritmi e le atmosfere del Teatro di famiglia.
Giacomo Cuticchio[:en]
My Quaderno di Danze e Battaglie dell’Opera dei Pupi [Notebook of Dances and Battles for the Sicilian Puppet Theater] is a homage to the work of Sicilian puppeteers and their creatures, evoked through sound-signals, enchantments and hints which emerge from both the harmonies and rhythms of the music. The Ouverture – as is typical of the form – introduces the action and and themes of chivalric exploits developed in the subsequent pieces.
Arditi e Trame [Bold Deeds and Plots] is a musical representation of the ‘review’ of the French Paladins, the traditional parade of Charlemagne’s knights, followed by noble ladies and squires …
until the sound of the ‘battle trumpet’ announces the assault of an enemy army and the consequent preparation for Battaglia [Battle], initially marked by 7/8 time and evoking the off-stage stomping of the puppeteers’ feet that rhythmically shapes the duels and other fighting, while the following 3/4 time that concludes the piece is the same as the traditional pulse of the battlefield.
A calm somewhere between tension and withdrawl characterizes the next piece, Pene d’amore perdute [Love’s Labor’s Lost], suspended between the delicacies of courtly love and the severity of the ethical paradigms which define relations among the French Paladins.
The final piece introduces the listener to the Fabbrica degli Incantesimi [Enchantment Factory] in which the ‘fantastic’ elements of Sicilian puppet theater – powerful wizards, masters of enchantments and spells – take form.
The Paladins and puppeteers of my sound-theater are the extraordinary musicians of the Giacomo Cuticchio Ensemble: Nicola Mogavero who alternates between the agility of the soprano saxophone and the soft cottony depths of the baritone sax; Mauro Vivona’s brassy warrior-horn; and the cellos of Alessio Pianelli e Francesco Biscari, a continual dialectic between solo display and orchestral color. My piano contributes to the spectacle just as the antique player-piano had – the same instrument that I played as a child in the course of my apprenticeship as a puppeteer – providing the musical accompaniment for performances of the Sicilian pupppet theater.
The Rapsodia Fantastica [Fantastic Rhapsody] that closes the program, interpreted by Chiara Andrich with her fitting and affectionate video images, is a freely articulated composition in which I leave the work, rhythms and atmosphere of this family theater to speak for themselves.
Giacomo Cuticchio[:]